sabato 3 ottobre 2015

Il Piemonte, tra laghi e colline, fra Riso, Tartufi e Vino - un gioioso week end per gli occhi e il palato.

Un percorso che ho fatto più volte andando in autunno a caccia di pernici rosse nei campi mietuti dal Riso, nel Vercellese e al ritorno, a caccia di Tartufi e Barbaresco, nelle Langhe.
Le Risaie, battute in autunno, in primavera allagate, a fine estate biondissime, sono contornate da grandi fabbricati rurali in rovina, ove una volta riposavano le migliaia e migliaia di Mondine prima che le macchine e i diserbi rendessero finalmente inutili queste crudeli migrazioni lavorative femminili.
Ai chi piace il Pesce d'acqua dolce consiglio una visita ad uno dei tanti piccoli laghi vicini. Orta, Ravasanella, delle Piane, ad ovest, Monate e Conabbio, a est, mentre a nord troviamo il grande Lago Maggiore, con gli splendidi villaggi rivieraschi, le affascinanti isole, le ville da sogno. Percorsi di grande intensità e romanticismo.
Scendendo verso le colline del Monferrato e delle Langhe, vediamo ampi vigneti che danno i grandi storici vini, Nebbiolo, Barbera, Barolo, Barbaresco o filari di piante di Nocciolo, da cui oltre 150 anni fa, Michele Prochet e Ernesto Alberto Caffarel, inventarono il Giandujotto, con l'inimitabile pasta di Nocciola che poi renderà grande la Nutella o distese di Pioppi, Roveri, Cerri e Farnie che danno i famosi Tartufi Bianchi , con possibilità di visite guidate, anche notturne, alla scoperta del Tartufo. 
Il Viaggio: Da Lucca si arriva a Novara, passando da Genova, imboccando da Voltri l'autostrada per Gravellona Toce, attraverso il passo del Turchino, caro agli appassionati della Milano San Remo.
Una autostrada poco frequentata, sopratutto dopo il bivio per Milano, con qualche tratto ancora senza asfalto drenante, ma con molti tratti a tre corsie.
Vicino Novara, consiglio un piccolo ma affascinante Hotel, "Tenimento al Castello" nel Comune di Sillavengo, lambito dal fiume Sesia, realizzato su un antico Castelletto nobiliare, vicino al casello dell'autostrada MI-TO, a pochi chilometri da Novara, Vercelli, i Laghi, Milano, la Fiera e l'Expo.
Il Castello, in verità più una Villa rustica fortificata, era di proprietà, nel passato, dei Signori Caccia, discendenti di Francesco Caccia, feudatario di Sillavengo dal 1483, col consenso del Duca di Milano Gian Galeazzo Sforza. Si deve a un discendente, Paolo Caccia Dominioni, all'epoca maggiore e comandante del 31° battaglione guastatori del genio che combatté a fianco della "Folgore" ad El Alamein, se, dopo quattordici anni di duro e ignorato lavoro nei luoghi della battaglia di El Alamein, è sorto un sacrario, da lui progettato e costruito, che raccoglie i resti di 4.814 caduti italiani e 232 ascari libici, che ora hanno una degna sepoltura. Paolo Caccia Dominioni condusse personalmente le ricerche tra i campi minati ancora attivi, dei resti dei combattenti, venendo coinvolto per ben due volte nella esplosione delle mine. Nei locali dell'Hotel sono esposte tavole, foto e descrizioni della battaglia di El Alamein e della costruzione del Sacrario.
Le camere dell'Hotel sono molto caratteristiche, mobili e bagni particolari. L'Hotel ha una piscina, una bottega di specialità e vini del luogo, parcheggio riservato all'interno. Ottima la colazione. Prezzi molto competitivi con un ottimo rapporto costo-qualità
Il ristorante dell'Hotel è cosa pregevole, molto ben arredato, con una cucina eccellente, con i prodotti e i piatti tipici piemontesi, i migliori vini locali, con l'antico Gattinara, le cui vigne sorgono a pochi chilometri, verso i laghi. A mezzogiorno, pranzo veloce con ottimo buffet.
Da visitare, il centro storico di Novara molto bello e caratteristico
Agli appassionati del Riso consiglio una visita all'Hotel Ristorante Cinzia, a Vercelli, dove Christian e Manuel vi propongono oltre la Paniscia, venti tipi di risotto diversi.
Da Novara scendiamo verso le Langhe e il Monferrato, per una visita ad Alba, che da ottobre a metà novembre ospita l'inimitabile Fiera del Tartufo.
Alba è una bella e storica cittadina, da vedere e da gustare. Nei dintorni le stupende colline di Barolo e Barbaresco coperte di viti. Si mangia bene dappertutto, nel centro di Alba consiglio Il Ventuno.1, un ristorante nuovo, moderno, con piatti della migliore tradizione, anche se l'ottimo cuoco è un giovane napoletano. Prezzi contenuti. Per gli appassionati Slowfood a pochi chilometri si trova Bra, sede storica nazionale dello Slowfood: visita molto interessante alla bottega, meno la sosta al loro Ristorante, ci sono andato due volte, nulla di che e anche un po' caro, a mio giudizio. Da visitare nella vicina Pollenza, l'Università degli Studi di scienze gastronomiche ove si può anche dormire e degustare piatti tipici.
Sul viaggio di ritorno verso Lucca, se vi sono rimaste delle palanche, dopo aver acquistato il pregiato Tartufo Bianco di Alba, con prezzi sopra i 200 euro all'etto, a crescere, secondo qualità e pezzatura, (prezzi consultabili sulla "Borsa del Tartufo"), vi consiglierei una sosta culinaria, uscendo al casello autostradale di Ovada, famosa per il suo castello. Siamo nell'alto Monferrato terra di tradizioni secolari in mezzo a colline e vigneti e a pochi chilometri troviamo Roccagrimalda, un borgo antico che sorge su uno sperone roccioso alla sinistra del fiume Orba. A fianco del castello, la Trattoria Alla Rocca, gestita ottimamente da un affascinante signora che dispensa eccellenti piatti particolari, della tradizione, con un ottimo rapporto prezzo-qualità.


francesco colucci
















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